La noia è uno stato d’animo che viene generalmente percepito come qualcosa di negativo, un vuoto da colmare con qualcosa da fare che sia divertente o utile. Oggi la paura della noia è diventata quasi un’ossessione che ci coinvolge in prima persona, anche se non ce ne rendiamo conto. Per testare la vostra resistenza alla noia vi pongo una semplice domanda: sareste in grado di fare un viaggio di un’ora in treno senza prendere almeno una volta in mano il cellulare per controllare se avete ricevuto messaggi oppure per scorrere le notizie di Facebook? Se la risposta è si, complimenti! Avete tutta la mia stima.
Proprio perché la noia è difficile da sopportare, per noi genitori vedere un bambino annoiato è quasi fastidioso e per questo motivo ci sentiamo obbligati a riempire ogni singolo momento della loro giornata con qualcosa da fare: sport, musica, giochi al parco, ecc.
E’ corretto questo desiderio di stimolare a tutti i costi i bambini?
Con questo articolo cercheremo di rispondere a questa domanda.
Cos’è la noia
La noia è uno stato di demotivazione e insoddisfazione che nasce dall’assenza di azione, dall’ozio o dall’essere impegnato in un’attività percepita come priva di stimoli, ripetitiva e contraria alla propria inclinazione, tale da apparire inutile e vana.
Perché la noia è importante
Al contrario di quanto si possa pensare, la noia è uno stato d’animo fondamentale per lo sviluppo della creatività. Quando siamo annoiati e la frustrazione ci assale, il nostro cervello inizia a lavorare per trovare il modo di uscire da questo stato d’animo. Abbandonarsi alla noia dà al nostro corpo e alla nostra mente il tempo di riposare, riflettere, crescere.
Sicuramente anche a voi sarà capitato di annoiarvi da piccoli. Ricordo ancora gli assolati e silenziosi pomeriggi d’estate in campagna da bambino quando tutti riposavano. Alla tv non trasmettevano i cartoni animati e l’unica cosa da fare era guardare le nuvole bianche stagliarsi placidamente nel cielo azzurro. I pensieri si muovevano qua e là con abbandono, oziosi e senza meta.
Quei momenti servivano perché mi permettevano di riflettere e rilassarmi.
Cosa fare quando un bambino è annoiato
Quando un bambino è annoiato, se ha il tempo di farlo, si ripete la solita tragedia greca:
Babboooo, cosa posso fare?
Quando ci troviamo in queste situazioni siamo subito tentati di trovare qualcosa in cui impegnarlo e questo è comprensibile; questi momenti sono frustranti sia per il bambino che non sa cosa fare che per noi genitori che ci troviamo a dover sentire le sue continue lagne.
Tuttavia dobbiamo capire che togliere sempre questi momenti può essere con il tempo qualcosa di negativo: il bambino non sviluppa il proprio meccanismo di auto-difesa dalla noia perché siamo noi genitori a trovargli sempre qualcosa da fare. Proviamo, invece, a dargli la possibilità di superare in autonomia queste sensazioni negative affinché possa maturare una propria personalità e indipendenza.
Ad esempio potete ricordare loro quali sono le cose che possono fare per poi lasciarli liberi di scegliere: colorare, lavorare il pongo, fare una torre con le costruzioni, ecc.
Il diritto alla noia
Se siete arrivati fin qui nella lettura, vi sarà ormai chiaro cosa significa garantire ai bambini il diritto alla noia.
I bambini vanno sicuramente stimolati, ma nel modo giusto e nei tempi giusti. Qualche volta lasciateli a loro stessi, stesi sul pavimento con i pensieri a ciondoloni. Non incalzateli continuamente.
Se si lamentano, fateli fare. Magari basteranno dieci minuti prima che la loro fantasia inizi a galoppare e trovino da soli il modo di impegnarsi.
Sfruttate invece quel tempo per voi stessi, per farvi una doccia, leggere un libro o perchè no, per annoiarvi insieme a loro!
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