Quando si parla di corretto sviluppo e crescita dei bambini, al centro delle discussioni su cosa è giusto o sbagliato c’è spesso il girello.
Fa bene o fa male al bambino? Lo aiuta in qualche modo nello sviluppo motorio oppure no? Esistono delle valide alternative?
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo argomento.
IN QUESTO ARTICOLO
Perché si usa il girello?
Intorno ai 10 mesi di vita, la maggior parte dei bambini inizia ad alzarsi in piedi e a muovere i primi passi.
Questo è un momento cruciale nel loro percorso di crescita.
Dal momento in cui tuo figlio inizia a camminare, il modo in cui dovrai interagire con lui cambierà moltissimo.
Il bambino finalmente può muoversi liberamente e vorrà esplorare l’ambiente che lo circonda a suo piacimento.
Per te, invece, inizierà una fase in cui dovrai prestare moltissima attenzione.
Insomma, è un bel cambiamento per entrambi.
Se da un lato questo è un momento speciale, che rende orgogliosi, per alcuni genitori potrebbe essere fonte di stress e frustrazione.
Come puoi facilmente immaginare, si è costretti a controllare continuamente dove va il bambino e cosa fa.
Per questo motivo, i genitori cercano strumenti e soluzioni che consentono di poter lasciare i bambini da soli mentre si è impegnati in altre attività.
Un dispositivo contenitivo che spesso viene usato è il girello.
Ci sono diverse convinzioni legate al suo utilizzo, vediamole più in dettaglio.
Vedi anche Primi Passi: come aiutare il bambino a camminare in modo naturale
Cosa pensa chi acquista il girello
La prima credenza, forse la più comune, è che grazie al girello un bambino può muoversi liberamente senza la necessità di dover essere controllato a vista.
Poiché il neonato è al sicuro dentro ad un oggetto pensato appositamente per lui, non ci sarebbe il rischio che cada e si faccia male.
Anzi, può essere lasciato libero di “correre” per la stanza senza preoccuparsi eccessivamente della sua incolumità.
È vero che possiamo sentirci più tranquilli se il bambino è dentro al girello?
La seconda convinzione è che l’uso del girello aiuti il bambino a camminare prima e più velocemente.
Ma è proprio così?
Lascia che te lo dica, entrambe le precedenti affermazioni sono sbagliate.
L’uso del girello non implica assolutamente il fatto che il bebè possa essere lasciato da solo perché potrebbe capovolgersi oppure raggiungere con le mani oggetti pericolosi.
Inoltre, non è vero che l’uso del girello migliora l’apprendimento motorio.
Al contrario, esistono diversi studi scientifici che dimostrano come il suo utilizzo possa addirittura ritardare lo sviluppo delle capacità motorie.
L’uso prolungato del girello costringe il bambino ad assumere una postura sbagliata, cosa che potrebbe causare nel tempo degli effetti indesiderati sullo sviluppo del bacino e delle anche.
Il parere dei pediatri sul girello
Fino a qualche anno fa l’uso del girello era abbastanza comune.
Tuttavia, negli ultimi anni, le indicazioni della maggior parte dei pediatri sono abbastanza chiare: l’uso del girello è fortemente sconsigliato.
La questione è diventata così sentita al punto tale che il ministero della salute canadese ne ha vietato la vendita.
In Italia è ancora possibile acquistare ed usare un girello anche se le indicazioni del ministero della salute ne sconsigliano l’uso.
Quali sono le motivazioni che portano gli esperti a scoraggiare l’uso del girello?
Cerchiamo di analizzarle nel dettaglio.
Il girello non insegna a camminare
Una delle opinioni più diffuse è che il girello aiuti il bambino a camminare prima.
Purtroppo questa convinzione è del tutto infondata e a confermarlo sono diversi studi scientifici i quali affermano che anzi, l’uso del girello porta ad un ritardo, seppur piccolo, nell’acquisizione delle corrette capacità motorie.
Quando un bambino è dentro al girello, viene costretto ad assumere una posizione innaturale.
Per spostarsi deve sfruttare i muscoli dei glutei, anziché quelli delle cosce ed è indotto a camminare sulla punta dei piedi.
Di fatto, il bambino impara un movimento non corretto basato sulla spinta con la punta dei piedi e sull’azione delle rotelle.
Tutto ciò è paradossale visto che una delle convinzioni più diffuse è che il girello serva ad anticipare una competenza che di fatto ancora non appartiene al bambino.
Contrariamente a quanto normalmente si pensi, il girello non serve per imparare a camminare.
Il bambino non sviluppa il senso dell’equilibrio
Il gioco libero è fondamentale e le piccole cadute non sono necessariamente un male che va evitato a tutti i costi.
Un bambino piccolo deve imparare che ha un corpo che occupa uno spazio ben definito.
Un girello, in un certo senso, ritarda l’acquisizione di questa consapevolezza.
Alcune ricerche suggeriscono che far utilizzare al bambino in modo esagerato il girello può addirittura ritardare l’apprendimento dell’equilibrio e lo sviluppo della coordinazione.
Imbracato nel girello, il bambino è seduto mentre dovrebbe imparare a stare in equilibrio nella stazione eretta.
Anziché seguire un percorso di apprendimento naturale, il bambino è costretto in una posizione innaturale che lo porta ad eseguire movimenti sbagliati.
Se è vero che il girello impedisce al bambino di cadere, di fatto questo non è necessariamente un bene.
Il bambino deve sperimentare qualche piccolo capitombolo per sviluppare un corretto senso dell’equilibrio e anche un po’ di prudenza.
Il bambino deve poter guardare le proprie gambe ed i propri piedini quando si muove: un girello glielo impedisce.
Il girello non è sicuro
Il girello venne concepito inizialmente come una sorta di cesto senza ruote dove poter mettere un bambino.
In questo modo le mamme che lavoravano nei campi e che non potevano controllare sempre i propri figli, potevano svolgere il proprio lavoro con più serenità.
Tuttavia era abbastanza limitato poiché non permetteva al bambino che iniziava a reggersi in piedi e a camminare di potersi muovere liberamente.
Solo con il tempo vennero aggiunte le ruote e divenne come lo vediamo oggi.
Anche oggi molti genitori che decidono di usare il girello, pensano che sia un modo per evitare di dover continuamente sorvegliare un bambino.
Purtroppo non è così perché possono capitare diversi incidenti domestici, anche abbastanza spiacevoli se non si fa attenzione.
Se non opportunamente sorvegliati i bambini possono cadere dalle scale, alzarsi e raggiungere oggetti che non dovrebbero toccare oppure potrebbero ribaltarsi.
Grazie alle ruote possono muoversi abbastanza velocemente ed uscire dal nostro spettro visivo senza che ne siamo consapevoli.
Insomma, il girello non è qualcosa che può sostituirsi al nostro controllo attivo.
Se decidi di farlo usare a tuo figlio, assicurati di non perderlo mai di vista.
Esistono alternative al girello?
Abbiamo capito che, per una serie di buoni motivi, il girello non è consigliabile.
Quindi, come puoi prepararti al meglio per i primi passi di tuo figlio?
C’è qualcosa che puoi fare per aiutarlo in questa sua conquista?
Cerca di essere paziente
La prima regola da osservare quando tuo figlio inizia a muoversi da solo è di lasciarlo fare e di non costringerlo.
Non preoccuparti se inizia a muoversi in maniera bizzarra: soprattutto nei primi periodi lo vedrai spostarsi nei modi più assurdi, talvolta esilaranti.
All’inizio potrebbe rotolarsi su un fianco per poi iniziare a trascinarsi all’indietro da seduto e solo dopo cominciare a gattonare in maniera classica.
Non esiste un modo migliore di iniziare a camminare ed il momento giusto per tuo figlio è quando sarà pronto, sia fisicamente che psicologicamente.
Cerca di non spingerlo a camminare tirandolo su per le mani, piuttosto limitati a sostenerlo quando ti chiede aiuto: potrebbe solo per aver bisogno di una mano come supporto al quale tenersi per sentirsi più sicuro mentre prova a muovere i primi passi.
Prepara l’ambiente e rendi la casa sicura
La casa è fonte di diversi pericoli ed un bambino che inizia a camminare non si risparmierà nel mettere a dura prova la tua serenità.
Che siano i lembi di una tovaglia che sporgono da un tavolo oppure una porta che sbadatamente avete lasciato socchiusa, vostro figlio o figlia sarà attratto da tutto quello che è nuovo e inusuale.
Per questo motivo è indispensabile preparare l’ambiente affinché sia il più sicuro possibile.
Rimuovete tutti gli oggetti come vasi o soprammobili dai ripiani più bassi del soggiorno. Se ci sono sportelli o cassetti che possono essere aperti, assicurati che vengano bloccati.
Esistono specifici blocca cassetti che servono a questo scopo.
Se ci sono delle prese elettriche assicurati che siano opportunamente schermate e se ci sono mobili con spigoli pericolosi, coprili con dei paraspigoli in gomma.
Puoi bloccare l’accesso a scale o zone della casa pericolose con dei cancelletti per bambini.
Se ci sono delle stanze, come la zona lavanderia, dove potresti conservare dei prodotti chimici per la pulizia, assicurati che non sia raggiungibile e metti eventuali detersivi lontano dalla portata dei bambini.
Allestisci un area giochi
Se hai uno spazio sufficiente in casa, potresti pensare di allestire una piccola area giochi con tutto l’occorrente per far scorrazzare il piccolo.
Non è necessario che sia una stanza dedicata: in commercio esistono delle pratiche baby box che ti permettono di creare un’area in cui il bambino può giocare, rotolare e alzarsi in piedi in totale sicurezza.
Queste soluzioni sono decisamente più apprezzate rispetto ad un un classico box, molto più stretto e limitato.
Grazie all’aiuto un tappetino da gioco anche il più scalmanato dei monelli potrà divertirsi senza il rischio di farsi veramennte male.
Non preoccuparti troppo
Per quanto tu possa essere attento a curare l’ambiente, sicuramente il tuo bambino farà prima o poi qualche capitombolo e finirà per terra.
Qualche volta piangerà e si farà un po’ male, tuttavia cerca di non preoccuparti troppo a meno che non ci sia un reale motivo.
Con il passare del tempo ti abituerai a queste piccole cadute e le brevi crisi di pianto che ne seguiranno.
Sempre sotto la tua vigile controllo, fai sperimentare al bambino la gioia di correre ed arrampicarsi naturalmente.
Lo vedrai pian piano acquisire sempre più sicurezza e padronanza dei movimenti.
La cosa più emozionante sarà vederlo orgoglioso nel muoversi in autonomia senza il vostro aiuto.
Utilizza il Primi Passi
Se desideri aiutare il bambino con qualcosa di più naturale rispetto ad un girello, puoi pensare di usare un primi passi.
Il primi passi è un giocattolo che aiuta il bambino a stare in piedi e a muovere i suoi primi passi in tutta sicurezza.
Non è come un girello perché non sostiene il bambino, piuttosto è il bambino che lo usa per appoggiarvisi.
È consigliato il suo utilizzo dai 6-9 mesi, così il bimbo avrà il tempo di imparare a stare dritto con la schiena e a tenere bene su la testa.
In commercio esistono diversi modelli di primi passi. Abbiamo pensato di raccogliere quelli più apprezzati
Primi Passi Chicco
Un carrellino Primi Passi che permette ai bambini di stare in piedi e muovere i passettini in completa sicurezza.
Il sensore di movimento incoraggia il bambino a camminare: quando il bambino cammina, il gioco riproduce suoni e melodie mentre quando è fermo le melodie si interrompono.
Inoltre è anche un divertente centro attività: il bambino si diverte a far scivolare le palline colorate e le formine all’interno delle fessure, preme i pulsanti colorati ed interagisce con tutti i giochini presenti.
Fisher-Price Cagnolino Primi Passi
Il primi passi Fisher Price della linea di Cagnolino ha 2 modalità di gioco che si adattano al crescita del bambino: siediti e gioca o in piedi e cammina.
Portando a spasso Cagnolino si sentono canzoncine e frasette incoraggianti.
Ci sono 7 attività da svolgere con le manine e oltre 75 canzoni, musiche e frasi che introducono l’alfabeto, le forme, i colori, i numeri e tanto altro. La maniglia facile da afferrare aiuta i bambini nel muovere i loro primi passi.
I 3 livelli della tecnologia Smart Stages (Esplora, Scopre e Immagina) fanno crescere i contenuti del giocattolo di pari passo col bambino.
Funziona con 2 pile formato AA (non incluse).
Scrivi un commento